20 Apr Un piacere aver potuto “sentire” queste opere…
E’ un piacere per me poter entrare nei colori e nelle emozione delle opere di Amalia Visnadi.
Emozioni che di base hanno la potenza, un soffio immenso che abbraccia e lega lo spettatore e lo porta all’interno del quadro. Forte abbraccio che spesso si rileva dalla presenza del mare, che può essere calmo, ma essere mosso dalla sua piccola onda ribelle che lascia il suo segno sulla battigia. O, ancora, il forte soffio del vento tra gli alberi, o l colore blu notte, scuro, senza una piccola luce a renderlo più dolce.
La sensazione principale che l’artista riesce a dare, è l’energia vitale, universale. L’artista ha in sé questa ricerca interiore dell’energia vitale, della tranquillità. Ricerca che credo abbia già portato ad alti livelli di serenità, in quanto le sue opere sono vere e proprie manifestazioni di tranquillità, dolcezza e semplice potenza.
Un’opera che potrebbe conglomerare il tutto, è “Andrea”, opera in cui la semplice dolce potenza è trasmessa attraverso il cavallo con le sue zampe rivolte al cielo; il piccolo scoppio dell’onda sulla riva, che riesce a movimentare la staticità dell’intero mare. Le cromature rosso fuoco, che si sciolgono nel fresco azzurro. La natura che riposa. “Andrea” è un unico enorme, dolce abbraccio e bacio, che lo spettatore non può non sentire.
Si passa poi al “Conflitto” interiore, che trasmette in tempo reale il graffio che il cuore subisce durante il suo travaglio, nel cercare di uscire dalla sua confusione; qualsiasi motivo sia.
“Gabbiani di luce”, “Fiaba”, “Il calore del mare”, “Energia femminile”, tutto porta al carattere energico dell’artista.
Amalia Visnadi porta, nell’astratto, emozioni contrapposte alle precedenti stabilità emotive. Qui si trova il nervosismo interno, le graffiature di una mano che vuole imprimere il suo pensiero. Graffi, potenza emotiva, come dell’opera “Il mio Albergo”, in cui la stabilità dell’opera, nella parte centrale e superiore, è destabilizzata dallo scoppio di energia che proviene dall’interno della porta stessa. L’artista sottolinea la sua presenza in quella porta, ma anche la sua volontà esplosiva di uscirne.
Sempre e comunque si trova l’energia che sia semplice, dolce o violenta, sempre energia interiore è.
Un piacere per me aver potuto “sentire” queste opere, come poche volte posso dire di riuscire a “sentire”!
Claudio Raccagni
(Critico e Poeta)
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